Emergenza Ucraina

Il nostro lavoro per assistere le vittime della guerra in Ucraina

A pagare il prezzo della guerra in Ucraina sono i civili: le vittime dei combattimenti, i milioni di persone che hanno dovuto lasciare il Paese in cerca di un posto sicuro. I nostri team stanno attualmente lavorando su diversi progetti a favore delle vittime della guerra in Ucraina: per garantire assistenza ai profughi in Moldavia e in Italia, per consegnare farmaci e materiale medico da inviare agli ospedali di Kiev.

In Moldavia

A Balti, la seconda città della Moldavia, il nostro staff offre ai profughi dei Centri assistenza medica di base, infermieristica, psicologica e servizi di orientamento sul Politruck, il più grande tra gli Ambulatori mobili di Emergency. Il nostro team, composto da medici, infermieri, psicologi, mediatori e logisti, garantisce assistenza sanitaria di base, infermieristica, psicologica e orientamento ai servizi sul territorio ai profughi, principalmente anziani, donne e bambini che stanno arrivando in questi giorni dall’Ucraina.

Il progetto in cifre

Visite ambulatoriali:

543

Dati aggiornati al 30 novembre 2022

Il contesto

Centinaia di migliaia di persone in fuga dalla guerra in Ucraina sono finora passate dalla Moldavia, il Paese più povero d’Europa. In maggioranza donne, anziani e moltissimi bambini.

Sin dai primi giorni del conflitto il Paese si è messo immediatamente in moto, allestendo diversi Centri di accoglienza per offrire prima assistenza, cibo e cure e facilitando il transito verso gli altri Paesi in cui i profughi sono diretti.

A metà marzo, un team di Emergency ha raggiunto la Moldavia per valutare i bisogni della popolazione e individuare la modalità migliore per un nostro intervento.

Sulla base delle necessità che abbiamo riscontrato, e in collaborazione con le autorità sanitarie locali, da inizio aprile abbiamo iniziato a lavorare a Balti, la seconda città della Moldavia, dove sul nostro Politruck offriamo cure e assistenza psicologica ai profughi ospitati nel Centro di prima accoglienza. Attualmente si tratta di circa 200 persone, un numero che potrebbe aumentare sensibilmente nei prossimi giorni.

Il team, composto da medico, infermiere, psicologo, mediatore culturale e logisti garantisce cure mediche di base, infermieristiche, supporto psicologico e orientamento ai servizi sul territorio alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

Tra i primi pazienti ricevuti dal nostro staff molti sono anziani, donne e bambini – affetti perlopiù da patologie croniche – a cui garantiamo la continuità delle cure.

“Nelle prime giornate di attività del nostro ambulatorio mobile qui a Balti abbiamo ricevuto tra i pazienti soprattutto adulti, in buona parte anziani, con malattie croniche e che sono molto provati da un punto di vista. Vivono un momento di grande stress emotivo e di ansia. Ansia di cosa accadrà, ansia nel pensare ai loro cari rimasti nel paese, ma anche stanchezza mentale e fisica logoranti. Nonostante questo, però, riescono a dimostrare una grande forza e gratitudine per quello che stiamo facendo” Andrea Bellardinelli, Responsabile Programma Migrazioni ed Emergenze di Emergency

Il Politruck

Il Politruck è il più grande tra i nostri ambulatori mobili. È dotato di una sala di attesa, due ambulatori e una postazione per i colloqui di ascolto psicologico e di mediazione, il cui spazio viene ampliato ulteriormente con l’allestimento di una zona triage all’esterno per l’accoglienza dei pazienti.

La mobilità del mezzo ci permetterà di modellare il nostro intervento a seconda delle necessità.

Come aiutiamo in Ucraina

Abbiamo inviato farmaci ospedalieri in Ucraina, sulla base delle richieste fatte dalle strutture in loco.

In Italia

Stiamo gestendo diversi progetti dedicati a chi arriva in Italia, in fuga dalla guerra in Ucraina. 

Negli Ambulatori del nostro Programma Italia stiamo offrendo supporto per l’iscrizione al Servizio Sanitario nazionale e orientamento ai servizi sanitari e sociali presenti sul territorio. 

A Milano un nostro team partecipa a un progetto di accoglienza per i profughi in fuga dall’Ucraina, offrendo servizi di orientamento socio-sanitario e sociale, per favorire l’accoglienza abitativa e permettere l’accesso ai servizi presenti sul territorio, assistenza psicologica, mediazione culturale. Il nostro staff si occupa anche di gestione della logistica. 

In biblioteca della pace a Casa EMERGENCY (Milano, Via Santa Croce 19) garantiamo corsi gratuiti di italiano settimanali ai profughi arrivati in città, per la maggior parte donne e ragazze, in collaborazione con l’associazione no profit “NoWalls”.

Sempre a Milano garantiamo anche supporto alimentare, consegnando settimanalmente pacchi con beni di prima necessità a famiglie ucraine ospitate in diverse zone della città da cittadini che hanno aperto le porte della loro casa per offrire un alloggio momentaneo. 

Rapporti dalla Moldavia

5 maggio 2022

Un aggiornamento da Balti, in Moldavia, dove il nostro team offre assistenza – medica e anche psicologica – a chi arriva qui in fuga dalla guerra in Ucraina. Molti sono bambini e anziani. Siamo qui per dare aiuto a chi ha più fragilità.

29 aprile 2022

A. disegna solo macchine in movimento e una casa da cui partono. È arrivato qui a Balti, in Moldavia, dopo un viaggio di 72 ore dall’Ucraina insieme a 5 dei suoi 6 fratelli e sorelle. Al volante la mamma, A. 

Quando la visitiamo sull’Ambulatorio mobile dice di aver mal di testa, forte, e vuole essere sicura che non sia nulla di grave: deve essere sana e sentirsi bene per poter accudire tutti. Mentre racconta, piange: è affaticata, il viaggio è stato “indicibile” e porta ancora addosso a sé tutto ciò con cui è partita. 

“Non sento mio marito, mio figlio e mio genero da tre giorni. Ho infranto la regola che ci eravamo dati alla partenza: che ci avrebbero cercato loro, che noi non dovevamo chiamare. Ma non ce l’ho fatta. E non ho avuto risposta. Dico ai miei figli che stanno sicuramente bene. Ma mi chiedo come loro possano credermi, se io stessa non ci riesco”.

A. ci ringrazia perché ha trovato un “posto al sicuro” in cui poter piangere e sfogare la sua angoscia senza timore di andare a pezzi.

— Giovanna, psicologa di EMERGENCY, fa parte del nostro team in Moldavia.

15 aprile 2022

Aleksandr e Irina non hanno avuto il tempo di preparare le valigie prima di partire: sono fuggiti quando un colpo di mortaio è caduto di fianco alla loro casa, rompendo tutti i vetri e danneggiando un muro esterno.

Li abbiamo conosciuti a Balti, sul nostro Ambulatorio mobile, dove il nostro staff offre cure, mediche e psicologiche, ai tanti profughi come loro in fuga dalla guerra in Ucraina e ospitati in città.

“Peace”, “Pace”, ci dicono in inglese. Vogliono la pace. Vogliono tornare a casa.