“Life support”: La nave di Emergency per salvare vite nel Mediterraneo

Il 13 dicembre 2022 la “Life Support” è salpata dal Porto di Genova per la sua prima missione, diretta nelle acque del Mediterraneo Centrale.

La “Life Support” è la nave di EMERGENCY per soccorrere chi rischia la vita nel Mediterraneo. La scelta giusta da fare.

Il Mar Mediterraneo centrale è da anni la rotta migratoria più pericolosa del mondo: sono oltre 20.000 i migranti morti o dispersi dal 2014, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), una media di sei persone al giorno. Più di 1.300 solo quest’anno.

La “Life Support” è la nave di EMERGENCY per la ricerca e soccorso (SAR, Search and Rescue) nel Mediterraneo centrale.

 

Un nuovo progetto per rinnovare il nostro impegno a favore di chi non vede riconosciuti né tutelati i propri diritti, primo fra tutti il diritto alla vita.

“La  Life Support interviene in un luogo considerato come la frontiera più pericolosa per i migranti, sia per numero di morti sia di persone disperse. È il nostro modo di continuare a fare la nostra parte, ricordando che il soccorso in mare è un obbligo previsto dal diritto del mare ma anche un obbligo morale”. Pietro Parrino, Direttore Field Operations Department di EMERGENCY

Life Support: la nave di EMERGENCY

La “Life Support” è un offshore vessel, una nave adibita a servizi speciali: una caratteristica che ci ha consentito un’ottima flessibilità di allestimento e di riassegnazione degli spazi, utile per le attività di ricerca e soccorso. È registrata con notazione di classe rescue.

La nave è lunga 51,3 mt e larga 12 mt. Può arrivare ad accogliere fino a 175 naufraghi, oltre al personale di bordo.

L’area di ricovero e accoglienza per le persone soccorse, che abbiamo riprogettato da zero, è un ponte di circa 270 mq completamente coperto, il main deck, dove abbiamo allestito un ambulatorio medico, i servizi igienici, i posti letto e alcune panche.

Dal main deck si ha accesso al boat deck, la zona di accoglienza all’aperto di circa 90mq, con panche riparate da un telo ombreggiante. È qui dove le persone soccorse verranno imbarcate dopo essere state salvate.

Questa zona è importante per il personale sanitario perché permetterà di valutare lo stato delle persone con lo stesso principio seguito all’interno degli ospedali: il triage.

Sulla base dell’esito del triage alle persone verrà assegnato un codice a seconda del quale verranno accompagnate in ambulatorio, sul ponte main deck, in osservazione, sulle panche vicine o nella zona di accoglienza aperta.

Il team della “Life Support” è composto da un totale di 28 persone, di cui 9 marittimi e 19 dello staff EMERGENCY. In particolare il team sanitario è formato da due infermieri, un medico e due mediatori culturali, con esperienza nei progetti di EMERGENCY in Paesi come Italia, Libia, Yemen, Afghanistan.

La nave in cifre

Lunghezza:

51,3 m

Larghezza:

12 m

Tonnellata:

1346

In vista della prima missione in mare Daniele Silvestri è salito a bordo, nelle settimane precedenti, per dedicarle una versione speciale del suo brano “Le navi”: guarda il video