La scorsa notte ci sono stati combattimenti per prendere il controllo del complesso governativo a Lashkar-gah. Hanno bombardato con forza, usato mitragliatrici e colpi pesanti di arma da fuoco e sparato dagli elicotteri – dal nostro ospedale sentivamo bene il rumore degli scontri.

Stamattina abbiamo ricevuto 3 feriti, che si aggiungono ad altri 14 ammessi nelle 24 ore precedenti. Ci sono molte vittime civili: donne, uomini, bambini, anziani.

Uno dei pazienti arrivati stamattina era stato colpito da un proiettile in città 10 ore prima.

Molti altri non riescono nemmeno a raggiungere il nostro ospedale, tra la paura e la difficoltà di spostarsi.

Lavoriamo senza sosta: alcuni nostri colleghi nazionali ci hanno riferito che le loro famiglie hanno dovuto fuggire abbandonando le loro case, mentre loro hanno deciso di rimanere in ospedale prolungando i loro turni: per loro, ci hanno detto, il nostro ospedale è un posto sicuro.

© Vincenzo Metodo